VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA

La valutazione neuropsicologica permette di misurare le abilità cognitive (attenzione, memoria, linguaggio, percezione, funzioni esecutive) mediante la somministrazione di test neuropsicologici di valutazione globale e di test neuropsicologici funzione-specifici.

 

Una valutazione neuropsicologica è costituita da varie fasi e include una prima parte di colloquio clinico-neuropsicologico, una seconda parte di somministrazione di test neuropsicologici, una terza parte di colloquio con il soggetto o un familiare accompagnatore. L'intervento prevede l'utilizzo di strumenti psicometrici computerizzati e/o carta-matita sensibili e specifici che consentono di delineare il profilo cognitivo di un individuo adulto che ha subito lesioni cerebrali, patologie neurodegenerative, patologie psichiatriche croniche, condizioni mediche generali interferenti con il funzionamento cerebrale. Infatti, in seguito a lesioni cerebrali traumatiche, patologie vascolari, processi cerebrali degenerativi (es. demenza), patologie psichiatriche croniche o condizioni mediche generali, le abilità cognitive possono essere danneggiate e si possono osservare – in associazione ai deficit cognitivi – alterazioni comportamentali, emotive e di autonomia. L’impatto di tali disfunzioni è negativo per la qualità di vita dell’individuo e per il suo funzionamento generale nel quotidiano, con notevoli ripercussioni anche nei caregiver.

 

La valutazione neuropsicologica attualmente persegue diversi scopi e si rivela indispensabile a fini diagnostici, prognostici, peritali e riabilitativi.